I vincisgrassi consistono in una specialità tradizionale marchigiana, un primo piatto molto
diffuso e apprezzato nella nostra regione.
L’origine di questa varietà di pasta al forno tutt’oggi non è ben chiara. Infatti ci sono più versioni sulla storia dei vincisgrassi e dei rispettivi cuochi che li prepararono per la prima volta. Le stesse comunità marchigiane tendono ad essere in contrapposizione su quale versione sia veritiera, rendendo difficoltoso tracciare una linea pura sulla storia della ricetta.

Una prima teoria sull’origine dei vincisgrassi attesta la loro nascita nel 1799 al termine
dell’assedio di Ancona. Inizialmente si pensava che per celebrare la vittoria della
coalizione antifrancese che aveva assediato e conquistato Ancona (liberandola dalle
truppe napoleoniche) fu ideata una ricetta proprio dal cuoco di Alfred von Windisch-
Graetzche, il generale che guidava le truppe della coalizione. Il piatto fu a tutti gli effetti una dedica celebrativa, dato che era composto da prodotti del territorio ed il nome che gli fu dato era Vincisgrass, in seguito italianizzato in Vincisgrassi. Questa leggenda è la più diffusa sul nostro territorio, ma se la si analizza si riscontra che all’epoca dell’assedio del 1799 il generale austriaco
aveva appena 12 anni, praticamente era impossibile che fosse presente al momento dell’assedio.

Secondo fonti come Wikipedia, l’ancora comandante Windisch-Graetzche partecipo all’assedio di Ancona del 1849 e non del 1799, insieme al su corpo di armata, contro la Repubblica Romana (repubblica
risorgimentale), dato l’impegno nello scontro gli fu dedicato il nome della ricetta dei vincisgrassi, cucinati per lui e per la prima volta da una cuoca anconetana. Però bisogna far presente che il generale che strappò la città alla neonata repubblica fu l’austriaco Franz Wimpffen, perciò sembrerebbe improbabile che la ricetta sia stata dedicata al comandante che non fu il vero protagonista dello scontro.
Altra ipotesi, suggerisce che la nascita dei vincisgrassi sia avvenuta nel 1784, per merito
del cuoco maceratese Antonio Nebbia, il quale ideò una ricetta che possiamo definire
antecedente a quella dei vincisgrassi. Nebbia diede come nome alla sua ricetta Princisgrassi (grasso di un principe, dato che era un piatto destinato ai nobili), il quale era costituito da varie sfoglie di pasta all’uovo accompagnate da una salsa costituita da burro, besciamella e parmigiano e cubetti di prosciutto.
Molto probabilmente con il tempo questa ricetta ha cambiato i suoi ingredienti, ed il suo nome è stato alterato in vincigrassi. Sembrerebbe che il cuoco maceratese Nebbia sia il vero “padre” dei vincisgrassi.