LA PRIMA VITE RESISTENTE ALLA PERONOSPORA
Agricoltura & Territorio

LA PRIMA VITE RESISTENTE ALLA PERONOSPORA

Nov 18, 2024

Dal Veneto la prima sperimentazione in Europa con Tea su barbatelle di
Chardonnay per una difesa più sostenibile

Il 30 settembre in Valpolicella (Provincia di Verona) è stata messa a dimora per la
prima volta in Europa una pianta di vite il cui DNA è stato modificato con le nuove
tecniche genomiche. Il progetto è stato promosso da Edivite, società spin off
dell’Università di Verona nata con l’obiettivo di produrre viti più resistenti ai patogeni
tramite le Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita) per ridurre l’utilizzo dei prodotti
fitosanitari nel vigneto. Questo è stato possibile grazie alla coltivazione in vitro che
permette di ottenere una pianta di vite a partire da una singola cellula, utilizzando il
vitigno Chardonnay che ha la capacità di rigenerarsi velocemente. Nella pianta sono
stati mutati i geni che danno suscettibilità alla peronospora, già identificati in natura
come mutati nelle piante resistenti. Dopo aver avuto risultati positivi in laboratorio è il
momento di verificare in campo, in condizioni naturali, se la resistenza permane.
L’obiettivo è quello di sperimentare con altri vitigni facendo rete nel territorio. Le Tea
serviranno per affrontare le sfide della viticoltura moderna come afferma Giovanni
Battista Tornielli, docente di Viticoltura dell’università di Padova, sfide che riguardano
la sostenibilità (ambientale, economica e sociale) come ridurre gli input energetici e
fitosanitari, tenere conto delle modifiche nella fenologia date dal cambiamento
climatico (maturazione anticipata), riduzione emissioni, packaging. Le problematiche in
merito a queste ricerche sono dovute al fatto che le piante modificate con le Tea sono
considerate dalla normativa come OGM.

Cosa sono le Tea?
Scoperte nel 2011 sono tecniche di miglioramento genetico che consentono di
modificare il DNA delle piante in modo preciso, permettendo interventi su singoli
nucleotidi o interi geni consentendo di ottenere nuove varietà più velocemente rispetto
ai metodi tradizionali. Le principali tecniche di questa categoria sono la cisgenesi e il
genome editing che consente mutazioni controllate superando i limiti dei metodi
tradizionali che utilizzano agenti mutageni fisici o chimici e producono mutazioni
casuali. A differenza degli OGM, che introducono geni estranei provenienti da altre
specie, le Tea creano varietà in modo simile a quanto avviene in natura, migliorando
piante senza l’inserimento di materiale genetico esterno estraneo alla specie.
Classe 5A Viticoltura ed enologia

Articolo estratto da Terra è vita – 30/2024 8 ottobre 2024 Edagricole.