In questo periodo si sente molto parlare dell’olio di oliva, ma cos’è veramente, come viene ottenuto e come può essere conservato? L’olio di oliva, è un olio alimentare estratto dalla spremitura delle olive, tipico dell’area mediterranea. Per trasformare la drupa in olio è necessario seguire una serie di processi: si parte ovviamente dalla raccolta delle olive fino ad arrivare alla spremitura. La frangitura, cioè la frantumazione delle olive, dovrebbe essere fatta nell’immediato così da garantire la qualità dell’oliva raccolta nel prodotto finito. Una volta creata la pasta oleosa tramite la gramolatura, processo molto delicato in cui avviene una rimescolatura della pasta oleosa con le conseguenti rotture dell’emulsione olio-acqua, avviene la spremitura che in base al frantoio può avvenire tramite una centrifuga, cioè parte dei macchinari moderni, o tramite dei filtri chiamati fiscoli maggiormente utilizzati dai nostri nonni.

L’ estrazione dell’olio di oliva DEVE essere eseguita in modo impeccabile, per garantire tutte le proprietà organolettiche, che questo alimento può conferire. Una volta imbottigliato il prodotto ha bisogno di essere conservato correttamente per continuare ad assaporare ogni beneficio; La conservazione dell’olio deve avvenire in bottiglie di vetro scuro, lontano da fonti di calore e da un eccessivo contatto con l’ossigeno; L’olio è molto soggetto a ossidazioni, in cui si formano composti chimici volatili, che conferiscono odori e sapori sgradevoli. L’ olio può essere conservato senza essere consumato per 18 mesi, ma dopo l’apertura è bene consumarlo entro un anno.

Matilde Agosti


fonti:
https://www.oliosommariva.com/blogs